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Trovati 3075 documenti.
Bianciardi alla rovescia / Stefano Adami, Beppe Corlito
Arcidosso : Effigi, 2023
Abstract: Questo è un controcanto, il tentativo di dare un risvolto biologico, fisico, organico, materiale alla storia capovolta di Luciano Bianciardi, di metterne sotto la lente di ingrandimento della medicina la sua vicenda esistenziale. Non si tratta di un approccio psicologistico ma della storia del suo difficile rapporto con la medicina. Bianciardi, che pure pensava di essere epicureo, di cavare dal corpo il massimo del piacere nel tentativo di praticare nel suo piccolo individuale e relazionale la teorizzata “utopia copulatoria”, non fece molto per salvaguardare la salute della sua carcassa. Questo lo portò ad una morte precoce, iniqua come sono tutte le morti precoci, ma in particolare quella alcolica. Morì a Milano nel 1971, come vogliono le cronache, solo e non compreso neppure dai suoi affetti più prossimi. Solo la “sua” Grosseto, che s’era scelto come patria di elezione, lo accolse come un grande, riempiendo stracolma la piazza delle catene, dato che questa città remota e spersa di grandi che le abbiano voluto bene ne ha avuti di molto pochi
Arcidosso : Effigi, 2023
Passioni di un collezionista : dipinti fiamminghi e olandesi del Cinque e Seicento
Saturnia : Polo culturale Pietro Aldi ; Arcidosso : Effigi, 2023
Abstract: Grazie alle opere raccolte da un appassionato collezionista, la mostra rinverdisce un legame mai estinto con la pittura fiamminga e olandese, che ha origine nel Rinascimento e si sviluppa per secoli in un florido scambio con l’arte italiana.
Arcidosso : Effigi, 2023
Abstract: L’impegno femminile nel movimento di liberazione nazionale fu massiccio ma poche donne ne videro riconosciuto il merito a guerra finita. Per molto tempo il loro ruolo è stato etichettato come “contributo” un’espressione che non rende piena giustizia dell’apporto femminile alla Resistenza. Fu invece una partecipazione attiva e ramificata in tutti gli ambiti della lotta, dallo scontro armato, all’approvvigionamento, dall’assistenza sanitaria alla trasmissione di informazioni, al trasporto di armi e munizioni fino all’organizzazione di scioperi contro le restrizioni alimentari, il carovita e il mercato nero. (Fonte: editore)
Siena : Betti, 2023
L'ultimo giorno insieme a Norma Parenti / Oriano Negrini, Sandra Zanelli
Monteriggioni (SI) : Betti, 2023
Abstract: Gli autori hanno effettuato una serrata analisi delle fonti giudiziarie del fascicolo 576 a carico di ignoti, sottolineandone le lacune delle indagini e fotografando un quadro importantissimo di quello che fu l’ultimo giorno di Norma Parenti. Quel range temporale fondamentale per la comprensione delle dinamiche di un omicidio premeditato, organizzato ai danni di una vittima “simbolica” che da tempo attraeva l’attenzione dei suoi assassini: militi tedeschi con una assai probabile partecipazione di soggetti che si definiscono “in prossimità” di vari fascisti locali al momento presenti in Massa Marittima
Ettore Sordini : gli anni della vita agra / a cura di Alberto Mazzacchera
Arcidosso : Effigi, 2023
Abstract: L’opera d’arte trae la sua occasione da un impulso inconscio, origine e morte di un substrato collettivo, ma il fatto artistico sta nella consapevolezza del gesto; consapevolezza intuitiva, poiché tecnica propria dell’attività artistica è la chiarificazione intuitiva (inventio). Consumato il gesto, l’opera diventa dunque documento dell’avvenimento di un fatto artistico.Con la scoperta nasce la chiara coscienza dello sviluppo storico dell’opera d’arte. Intendiamo dunque l’arte come scoperta (inventio) in continuo divenire storico di zone autentiche e vergini.Il nostro modo è un alfabeto di immagini prime. Il quadro è la nostra area di libertà; è in questo spazio che noi andiamo alla scoperta, all’invenzione delle immagini; immagini vergini e giustificate solo da se stesse, la cui validità è determinata solo dalla quantità di GIOIA DI VITA che contengono. Camillo Corvi-Mora Piero Manzoni Ettore Sordini Giuseppe Zecca (Milano, 9 dicembre 1956)
Di macchia e di morte : ballata degli ultimi briganti / Filippo Cerri
Firenze : Effequ, 2022
Abstract: Questa storia ricorda quei racconti narrati attorno al fuoco, che non sono fatti di principesse e di principi ma di terre riarse, di cieli aperti e di boschi fittissimi, di potere inflitto e subito, di vite che cercano di sopravvivere come possono, quando possono. Sono le storie dei luoghi d'Italia illuminati da una luce violenta e tetra, quelli in cui si muovono i briganti: il biondo Bianciardi, il grande e inafferrabile Tiburzi, e poi il re brigante e numerosi altri figuri le cui storie originano dal vero ma finiscono nella leggenda. Intorno a loro si agitano principi e carabinieri, persone comuni, preti, contadini, carbonai, prostitute, donne e proprietari terrieri. Seguiremo le loro vicende epiche e disperate, li vedremo vivere e morire in un percorso che, in un serrato montaggio da grande epopea western, ci porta dentro la Storia d'Italia e il brigantaggio, e ancora altrove, a conoscere le sorti di personaggi indimenticabili e ad addentrarci in una terra malata che nasconde sotto il suo morbo una bellezza segreta.
Vol. 1: Il Seicento / Gualtiero Della Monaca, Alessandro Busonero, Enzo Costanzo
Arcidosso : Ēffigi, 2022
Gli ebrei nella Maremma e la Comunità di Pitigliano / Angelo Biondi
Arcidosso : Effigi, 2022
Abstract: Molti hanno creduto che la presenza ebraica a Pitigliano sia cominciata intorno alla metà del Cinquecento, per alcuni in relazione alla venuta del medico David De Pomis al servizio del conte Niccolò IV Orsini; invece si è potuto stabilire, sulla base di nuovi documenti, un insediamento significativo di ebrei a Pitigliano fin dal XV secolo. Dunque la Comunità ebraica pitiglianese ha avuto una lunghissima durata di almeno mezzo millennio. Negli ultimi decenni si sono moltiplicati gli studi sulle Comunità ebraiche sia in Toscana che nel Lazio e nell’Umbria, che hanno messo in luce una presenza ebraica molto più estesa, ma con notevoli diversità nel corso del tempo
Arcidosso : Effigi, 2022
Abstract: La mostra presenta opere inedite o poco conosciute del pittore ottocentesco Pietro Aldi che provengono da collezioni private. In alcuni casi le opere sono state concesse in comodato gratuito al Polo Culturale da generosi e illuminati collezionisti, affinché – attraverso il museo – potessero essere apprezzate dal pubblico. Altre opere invece – recentissimi acquisti di Banca TEMA – entrano a far parte della collezione custodita ed esposta al Polo Culturale Pietro Aldi. Restauro e studio delle opere in comodato e delle ultime acquisizioni per la collezione del museo hanno permesso scoperte interessanti, che contribuiscono a illuminare l’individualità artistica di Pietro Aldi, piena espressione del suo tempo e della Maremma
La laguna di Orbetello : storia, ambiente, gestione e progetti futuri / a cura di Monia Renzi
Arcidosso : Effigi, 2022
Grosseto : Innocenti, 2022
Abstract: Tanto pervasiva è la missione della giustizia – dirimere controversie, punire le violazioni dell’ordine costituito – quanto la documentazione espressione di quell’attività è in grado di rappresentare spaccati vividi della società di ogni tempo. La documentazione d’ambito penale, in particolare, soprattutto nella particolare forma archivistica del fascicolo processuale, offre una visione complessa e multidirezionale degli eventi ai quali si riferisce. Come in una scena calcata da attori diversi, ciascuno con le proprie caratteristiche e con le proprie voci, tra le carte giudiziarie si intersecano i racconti dei molti narratori di una catena di eventi che hanno portato al compimento di un reato, contestualizzati e resi conoscibili ben oltre le intenzioni e gli interessi delle parti in causa. Dalla prefazione del Dott. Leonardo Mineo
Per nascita e per scelta : Maremma toscana / Francesco Minucci
[Grosseto] : Francesco Minucci, 2022
Abstract: La Maremma è punto di arrivo e di partenza contiene il germe della provvisorietà e contemporaneamente crea dipendenza. La sensazione è di trovarsi in un luogo che ti somiglia. Non è fatta di una bellezza edulcorata, non è un luogo in cui l'uomo ha modellato tutto il paesaggio a suo uso e consumo, è vera. La verità attrae, come una casa accogliente. Forse è questa alchimia che forma il suo popolo che è meticcio per natura. Per nascita e per scelta è, dunque, innanzitutto una ricerca che usa la fotografia come mezzo espressivo. “In un viaggio volutamente casuale ho reso esplicito chi, spesso, voleva restare nascosto. Ho pensato alla Maremma e all'Amiata come miniere umane dove scovare tesori e li ho trovati. Chi ha accettato di essere fotografato lo ha fatto per dimostrare con evidenza il suo affetto per questa terra. Per nascita e per scelta è 123 ritratti + 1 paesaggio eterogenei per i soggetti protagonisti, riuniti soltanto dall'impostazione stilistica. I volti noti della politica e dello spettacolo, maremmani per scelta, si alternano ai volti dei maremmani per nascita.
La terra non è nostra / Ameleto Pompily
Arcidosso : Effigi, 2022
Abstract: “Avevo tredici anni e non sapevo che il mondo era diviso: non sapevo che il campo che lavorava mio padre era di un altro; che la macchia tagliata aveva un altro padrone; che la legna portata a casa nei giorni di freddo era un furto, e che gli uomini quando dicevano ‘la nostra casa’, ‘i nostri campi’, ‘la nostra macchia’, dicevano una bugia”
Arcidosso : Effigi, 2022
Abstract: Ai vari bibliotecari che si sono succeduti nella conduzione della Biblioteca Chelliana tra il 1860 ed il 1930 vanno comunque riconosciuti i meriti che spettano ai pionieri, capaci di appassionarsi all’incarico e non certo per ragioni venali. Molto spesso essi furono guidati più dal buon senso che da un vero progetto, tuttavia alcuni si mostrarono sensibili agli impulsi che giungevano dalla società, attenti ai cambiamenti culturali e politici e le loro azioni hanno concorso a qualificare e valorizzare l’istituzione in cui hanno operato. Fra questi ci sono esempi altissimi e uno è rappresentato appunto da Agostino Barbini, del quale le due autrici di questo interessantissimo volume descrivono la vita e l’opera. Per chiunque si trovi, per qualsiasi ragione, dai motivi di studio alla pura curiosità, ad effettuare ricerche sulla Maremma e il suo territorio, la consultazione del fondo locale conservato presso la Biblioteca Chelliana rappresenta un passaggio imprescindibile e l’istituzione di questa particolare sezione si deve proprio a Barbini, figura di rilievo nel panorama culturale maremmano, che fu conservatore per il Museo e la Biblioteca, sotto la direzione di Giovanni Battista Ponticelli, dal 1873 alla sua morte nel 1902
Arcidosso : Effigi, 2022
Abstract: Abbiamo la fortuna di vivere in una terra di rara bellezza, dove alla bellezza appunto, si aggiunge una complessità ambientale che il mondo ci invidia. Toscana certo, ma speciale, non quella classica dei cipressi che punteggiano le strade. Quella selvaggia invece, di macchie e tomboli, di pineta e laguna, terra d’acqua e monte, tramonti spettacolari sulla collana di isole che il Tirreno accoglie ad Occidente. [...]. L’Argentario merita massima attenzione e rispetto. Due caratteristiche fondanti che hanno mosso il lavoro di Giuseppe Tosi: costante, convinto, competente, appassionato. Spesso si dice di un libro che dovrebbe stare in ogni casa del territorio. Ecco non c’è libro a cui questa osservazione si addice di più. Per aggiungere alla conoscenza delle vicende storiche che altri lavori hanno avviato, la consapevolezza reale di quanto la nostra piccola patria sia ricca. Di quanto il patrimonio naturale sia di straordinaria unicità, senza che questa affermazione rischi l’iperbole di certa facile piaggeria. [...]. Il lavoro certosino di Tosi è come una carta di tornasole, ad ogni pagina una scoperta, un tesoro naturale che abbiamo a portata di mano e che magari non sapevamo lo fosse.
Arcidosso : Effigi, 2022
Abstract: Questa mostra celebra la bellezza dei paesaggi della Toscana partendo dalla Maremma di fine Ottocento, terra “amara” di paludi e di malaria che fu motivo d’ispirazione per celebri pittori macchiaioli come Giovanni Fattori e Luigi Gioli. Il mito della “Maremma amara” si stempera poi in un racconto più dolce ed elegiaco che si riverbera negli struggenti panorami toscani evocati da maestri come Niccolò Cannicci, Francesco Gioli, Angelo e Adolfo Tommasi, Raffaello Sorbi, Giorgio kienerk, Ulvi Liegi, Giovanni Colacicchi, Llewelyn Lloyd, Galileo Chini, Luciano Guarnieri e Pietro Annigoni. Tutte le opere descritte in questo catalogo – che comprende anche dipinti non esposti in mostra – appartengono alla Collezione d’Arte della Fondazione CR Firenze. (Fonte: editore)
Alberese 75 anni di calcio... e la storia continua / [Pino Pisicchio]
Grosseto : Innocenti, 2022
Abstract: Nasce tutto per caso in una afosa giornata estiva. L’indimenticato Capitano della Polisportiva Alberese degli anni 70/80 Claudio Raffaelli mi mostra una piccolissima fotografia della squadra dell’U.S. Alberese del 1948 dove militava suo padre Tonino Raffaelli, eclettico giocatore dell’epoca, soprannominato “motorino”. Mi appassiono a questa foto ed inizio le ricerche delle varie foto delle formazioni che negli anni immortalavano le varie squadre arrivando così, sommando quelle scattate personalmente nella mia passione di giornalista sportivo, a racimolare circa 700 foto che nel 2008, in occasione del 60° anniversario della Polisportiva Alberese, furono oggetto di una mostra fotografica attrezzata presso l’ex Cinema O.N.C. di Alberese con grande afflusso di pubblico e di appassionati di calcio oltre alla grande soddisfazione dei “vecchi” giocatori dell’epoca
La rimessa locomotive di Grosseto / Andrea Luschi
Grosseto : Innocenti, 2008
Abstract: Prima che il tempo ne cancelli definitivamente ogni traccia, il libro costituisce un tentativo di recupero della storia e della memoria di un impianto minore nel 140° anniversario della sua istituzione. Al di là della propria incidenza sulla gestione della mobilità ferroviaria, ha comunque segnato anche il tessuto economico e sociale della Maremma Grossetana, offrendo opportunità di lavoro a circa quattrocento ferrovieri dal 1945 ai giorni nostri. Quello che è trascorso, oppure è mutato, oppure è scomparso lentamente, come questa piccola Rimessa locomotive, non solo sopravvive attraverso i nostri ricordi, ma appare oggi in una dimensione diversa che non deve, e non vuole apparire troppo nostalgica