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Milano : BUR, 2008
Abstract: Grazia Deledda è stata una delle maggiori scrittrici italiane, in grado di raccontare l'ambiente rurale della sua terra d'origine - la Sardegna più aspra e in particolare la città di Nuoro - e i drammi naturali della vita di ogni uomo. Nel descrivere la vicenda del servo Efix e delle tre sorelle Pintor, dame di nobili origini ormai decadute, le cui vite vengono sconvolte dal ritorno in seno alla famiglia del nipote Giacinto, Grazia Deledda ci consegna una piccola grande epica della fragilità umana e del dolore dell'esistenza, facendo della Sardegna una potentissima miniatura dell'Italia intera.
7 dicembre 2022 alle 16:54
La storia, anche se ambientata in un altro secolo, prende, perché universale (in effetti é per questo che alcuni libri vengono definiti classici). La scrittura é piena, descrittiva in maniera spesso malinconica, ma si sente anche tanto amore per la propria terra. Bei personaggi, che mi hanno ricordato storie della mia nonna e di mio padre...personaggi vivi... che lasciano qualcosa, in effetti se ha preso il Nobel anche qualcun altro si era accorto che questa donna sapeva scrivere.
11 dicembre 2022 alle 23:31
Sto concludendo la lettura di Canne al vento e condivido la recensione di Antonella Minacci. Il raccontare di Grazia Deledda è "appassionante" e per chi conosce anche un po' la Sardegna, pur essendo passato un secolo, le immagini vive, affrescate, dei suoi paesaggi sono davvero reali e, certi tratti dei personaggi, tipici nella loro caratterizzazione e allo stesso tempo universali nelle loro emozioni.
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