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Il vestito di Arlecchino
Gianni Rodari
Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino:
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano,
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso,
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
“Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene il mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta.”
Edizione molto bella e raffinata sulla celebre storia di Madama Butterfly. La nota storia é raccontata con grazia, adatta anche ad un pubblico infantile, purtroppo però la rilegatura é scomodissima (10m di libro da ....srotolare!!) e assolutamente inadatta ai bambini. Veramente stupendi i disegni.
Il titolo in effetti dice già tutto: si tratta di storie di follia, non solo uno, ma diversi protagonisti sono disturbati (forse tutti?) e l'autore ti fa entrare nella loro testa spesso impietosamente. Molto pesante, non so decidere se mi sia piaciuto o meno, ma sicuramente non é una storia che si dimentica.
Molto difficile da leggere perché non si tratta di un testo divulgativo ma molto tecnico, per gli addetti ai lavori, pieno di dati, numeri, citazioni e una forte bibliografia delle fonti delle informazioni. Comunque una ventata di ottimismo per il futuro: forse un domani sostenibile é davvero possibile (dati alla mano), la vera scoperta é che noi in Europa siamo all'avanguardia.